La mia più grande passione
(dopo la Juventus... Harrison
Ford... Gianni Morandi... etc... eh eh eh)
Ho iniziato ad appassionarmi alla lettura fin da piccolissima.
Merito, come sempre, di mio padre, appassionato lettore.
Babbo iniziò col regalarmi l'Enciclopedia del Ragazzo Italiano (edizioni Labor - anno 1947).
Ricordo questi bei libroni (conservati tuttora gelosamente ed anche in ottime condizioni) che mamma mi proibiva di toccare, per non rovinarli.
Prima che imparassi a leggere mi era concesso, ogni tanto, di sfogliarli delicatamente per ammirare tutte le foto in essi contenuti.
In seguito, verso i 7 anni, se stavo poco bene, mamma mi dava da leggere, con mille raccomandazioni, un volume per tenermi buona.
Ed io andavo a cercarmi le pagine in giallino dove c'erano le favole e... soprattutto i racconti di mitologia.
Quanto mi piacevano e quanto mi piacciono tuttora.
Man mano che crescevo babbo mi comprava ogni domenicaTopolino
e il Corrierino dei Piccoli
Così imparai a conoscere il signor Bonaventura, che immancabilmente iniziava con:
"Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura..."
Finchè, verso i 10 anni, contagiata favorevolmente da un vicino di casa, il signor Resmi (esperto enigmista), chiesi a mio padre di comprarmi anche la Settimana Enigmistica.
Nella mia vita di giornali ne ho comprati tantissimi, alcuni solo qualche volta, altri per decenni, ma l'unico che ho comprato sempre e che compro tuttora è proprio la Settimana Enigmistica.
Beh... ad essere sincera... c'è un altro giornale (o meglio giornalino) di cui ho la collezione completa.
Giornalino uscito nel 1962, ma che iniziai a comprare sistematicamente parecchi anni dopo.
La collezione completa la posseggo attraverso le ristampe.
Come si chiama???
Poi sono arrivati i libri...
La prima autrice che ricordo perfettamente è Liala.
Eravamo da poco arrivati a Cagliari, estate del 1961, non avevo ancora 16 anni.
Non conoscevo nessuno e così una gentile signora, impiegata di babbo, per passare il tempo, mi prestava i suoi libri, quasi esclusivamente di Liala.
Li lessi tutti, ma proprio tutti, innamorandomi di questa gentile signora e del suo struggente ricordo per l'amore della sua vita, un aviatore, che morì in un incidente aereo.
Pensate a che punto arrivai in quell'estate del 1961, tanto mi sentivo sola in questa città a me sconosciuta, che mi lessi pure "I promessi sposi", senza sapere che da lì a qualche mese me li sarei trovata nel programma scolastico.
E da quell'estate ho continuato sempre a leggere.
Niente di impegnativo, per carità, tutte letture leggere.
Le mie preferenze erano, e sono tuttora, la fantascienza e i gialli.
E così mi sono letta (e riletta non so quante volte) tutto Asimov, più ogni libercolo del genere che mi capitava.
Il più bel romanzo di fantascienza da me letto?
IL GIORNO DEI TRIFIDI
... se non lo conoscete ve lo consiglio caldamente.
Altri due autori da me preferiti, passando ai gialli, sono Ellery Queen (di cui adoro anche i telefilm) e Aghata Christie.
Poi nella mia vita sono "entrati" John Grisham, Patricia Cornwell (con la sua Kay Scarpetta) e più di recente Dan Brown.
Ed è proprio di loro che voglio parlare.
Ho letto tutti i loro romanzi.
Li adoro, ma...
... ma col passar degli anni... o sono cambiata io o sono cambiati loro.
Prendiamo gli ultimi due romanzi che ho letto qualche settimana fa, mentre ero al mare.
ORRIBILI
SEMPLICEMENTE ORRIBILI
Eppure gli ingredienti sono sempre gli stessi, come è possibile?
Ho fatto una fatica a finirli di leggere, soprattutto quello della Cornwell, dove, confesso, alla fine non ho capito un tubo... sigh...
Sia nell'uno che nell'altro, mentre leggevo, saltavo a piè pari periodi su periodi, tanto erano noiosi ed inconcludenti.
Grisham, come al solito, con la sua marea sterminata di personaggi, che ogni volta mi chiedevo:
"E questo chi è?"
Ma non avevo voglia di tornare indietro per decine e decine di pagine per scoprirlo...
La Cornwell con la sua solita Scarpetta, ma con una storia così ingarbugliata, dove alla fine non si capisce perchè la giovane tennista sia stata uccisa e soprattutto da chi...
Sembra quasi che questi autori, Dan Brown compreso, nel "Simbolo perduto", vengano pagati un tot a parola che scrivono più un altro tot per ogni personaggio, di cui indicano oltre
al nome e cognome
il soprannome
il nome della moglie (e delle ex)
dei figli
dei genitori
di tutti i parenti fino alla settima generazione!!!
Più i gusti culinari e i vari hobby... che sai a noi che leggiamo quanto ce ne frega????
Che sia ora che io torni a Topolino, visto che il Corrierino dei Piccoli non lo pubblicano più?
Leyla
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